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La nascita della mia passione per il fer-modellismo

Il mio primo contatto con i treni in miniatura avvenne nel lontano 1988, quando mi venne regalato uno Start set LIMA contenente una V80 giocattolo e 3 vagoni merci, l'anno successivo, mi fu regalato un altro start set con un'altra V80 (questa volta realizzata leggermente meglio ma ancora a 2 assi), in più c'erano delle carrozze tipo X di fattura giocattolesca. Quindi potevo divertirmi a far correre sul tracciato improvvisato di volta in volta sul pavimento, ben 2 convogli. Con il passare degli anni crebbe il mio interesse per le tecniche costruttive e modellistiche, quindi fu naturale approdare alla costruzione di modelli ferroviari. Tutto nacque nel 2001 quando provai a disegnare in CAD un esemplare di E424 nella versione navetta in livrea XMPR, in seguito provai a realizzare il modello in cartoncino. In seguito, anche grazie alla consultazione degli interessanti articoli di Fabrizio Mungai("Una 636 di cartone") e("Motocarrello di servizio") ho studiato più attentamente le forme di tale locomotiva E 424, fino a giungere ad un livello accettabile di precisione. In breve tempo sono passato alla progettazione dei disegni per le E424 normali e navetta e in seguito dell' E636, in particolare della E636.080. Ma il vero riavvicinamento al modellismo praticato è stato quando quando sono venuto alla conoscenza di alcuni carri Fs in scatola di montaggio, col passare del tempo li ho collezionati tutti e montati in modo via via più professionale. Si tratta ovviamente dei carri kit TTM e Ferfyx. Successivamente mi sono divertito a realizzare diversi modelli e carrozzerie da adattare a meccaniche commerciali, approfittando di volta in volta per perfezionare i disegni e i progetti. In seguito sono nati i modelli di E405, del locomotore da manovra allo stato di origine 235 e tanti altri che troverete in queste pagine web. Nel frattempo ho meditato a lungo sulle tecniche appropriate per lavorare il plasticard, il comune cartone l'ottone, attraverso le tecniche di scratchbuilding e della fotoincisione.Attualmente al mio attivo posso contare i seguenti modelli di rotabili in scala H0, tutti realizzati con materiali di semplice reperibilità:

Massimo Milazzo