anno di costruzione: | 1962 - 1964 |
Numero di unità costruite: | 29 |
Potenza di taratura: | 440 Kw (600 CV) a 1500 giri/min |
Costruttore: | Tibb/Off. Reggiane |
Motore Diesel: | Fiat Daimler Benz MB 820 B |
Trasmissione: | Elettrica (TIBB) |
Velocità massima: | 80 Km\h |
Rodiggio: | Bo' Bo' |
Diametro ruote motrici: | 1040 mm |
Lunghezza totale: | 13240 mm |
Interperno/Passo carrelli: | 6260 \ 2400 mm |
Anno di radiazione: | in corso di radiazione |
Massa in servizio: | 64 t |
Massa aderente: | 64 t |
Unità in servizio: | 29 (dati 2005) |
Bisogna stare attenti che il figurino non è attendibile riguardo l'avancorpo anteriore (quello lungo per intennderci) infatti la presa d'aria circolare non esiste, al suo posto al vero è presente una grata rettangolare. Inoltre, ringrazio tantissimo l'utente Carmelo Ferrante del forum FERROVIE INFO il quale mi ha fornito in visione un vecchio articolo scritto dal mitico Giuseppe Mutolo e pubblicato su "Italmodel Ferrovie n° 231 del 1979". Da questa puibblicazione ho tratto spunto e ho trovato la soluzione ai mille dilemmi sulla costruzione delle fiancate dei carreli.
Per il mio modello, inizialmente avevo pensato di modificare il telaio in metallo della 290 Roco, asportando le parti sporgenti che nel modello originario sono in corrispondenza della cabina,
Purtroppo però l'assemblaggio con le parti della cabina non è stato perfetto, percui, anche allo scopo di fare esperienza su questo aspetto, ho realizzato ex-novo il telaio in plasticard.
ho ricostruito i perni di rotazione dei carrelli e disposto l'alloggiamento del motore. ho riservato al cassone-serbatoio la funzione di zavorra, prevedendo la collocazione di pallini in piombo della misura più fine. il piano calpestabile, è realizzato con plasticard 0,25 e ricoperto con l'immancabile tulle applicato con nastro biadesivo. dopo i primi test di prova, la marcia è omogenea e la forza di trazione esuberante, riesce a trainare una loco con motore G guasto e inceppato.
Le prese d'aria a griglia sono realizzate con tulle incollato su un supporto di plasticard e inserite nelle aperture degli avancorpi in plasticard
le prese d'aria a persiana si possono realizzate a seconda della trama con fascette fermacavo, parte laterale di custodia CD, o con schede olografiche che spesso si trovano come gadget o sorpresa di merendine e patatine.
Nel mio caso, per realizzare le numerossisime aperture ad orecchia sui vari portelloni degli avancorpi, ho voluto provare un prodotto di cui avevo letto molto bene sui forum di modellismo e sulle riviste specializzate, si tratta delle decal in rilievo di ARCHER, in particolare ho voluto provare il foglio decal con un vasto assortimento di "prese ad orecchia" chiamate in inglese "louvers", l'articolo (codice AR88056) per chi fosse interessato è reperibile dal sito del produttore RIPORTATO QUI.
Si tratta di un foglietto di decals di formato 5x7 cm circa, su cui anzichè essere applicate scritte e decorazioni stampate, sono riportate in rilievo le prese d'aria.
Come indicato nelle istruzioni, l'applicazione è quella standard per le decals (vanno vanno ritagliate lasciando poco bordo, immerse in un piattino pieno di acqua calda e dopo qualche minuto applicate con cura sul modello).
L'unica peculiarità da considerare, come ahimè sperimentato durante i primi tentativi, è che le decal non aderiscono nè sul plasticard liscio, nè sul primer tamiya, ma, dopo aver passato una prima mano di verde vagone puravest, il risultato è stato buonissimo e sorprendente.
L'unica difficoltà applicando le decal (nere) dopo la prima mano di vernice (verde vagone) è riuscire a vedere bene la posizione, ma si sa, noi modellisti siamo cocciuti.
le strutture principali dell'avancorpo più grande vanno realizzate in plasticard di spessore pari a 1 mm.
anche le strutture principali dell'avancorpo posteriore vanno realizzate in plasticard di spessore pari a 1 mm.
Non violendo procedere tramite clonazione in resina, anche se mi sa che dopo questa esperienza proverò questa interessante tecnica al prossimo modello, ho reallizzato manualmente le 4 fiancate carrelli, in plasticard, con il metodo del certosino, il lavoro seppur faticoso e onestamente impreciso, è molto appagante.